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TAI JI QUAN
Che cosa è. I principi base.
Anche se può sembrare strano, storicamente il tai ji quan (si pronuncia tai ci ciuan) nasce come forma di combattimento a mani nude. Il nome di questa disciplina, "Boxe del supremo assoluto", non lascia dubbi sul suo carattere marziale e la stessa analisi dei movimenti del tai ji, lenti e armoniosi come una danza, mette in rilievo come quel roteare apparentemente inoffensivo nasconda in realtà tecniche di corpo a corpo di efficacia devastante. |
| Certo molti secoli sono passati dalle prime formulazioni teoriche e pratiche del tai ji e oggi in Occidente, ma anche in Cina sua patria di origine, questa antica arte marziale viene considerata soprattutto una tecnica di movimento terapeutico capace di mantenere l'uomo in buona salute allenandone il corpo e la mente. Le origini del tai ji si perdono nella leggenda e vengono fatte risalire a un monaco taoista del tredicesimo secolo che la tradizione popolare vuole alto ben tre metri e inondato da una immensa bontà. |
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| Il nome di questo gigante di melassa era Chang San-fong e si racconta che avrebbe avuto l'intuizione del tai ji dopo aver osservato la lotta tra un un uccello e un serpente. Nell'infuriare della lotta il serpente avrebbe preso a danzare gioiosamente trasformandosi in un cerchio. Dalla narrazione leggendaria emergono gli elementi fondamentali del tai ji: la danza, che allude a una corporeità fluida, e la circolarità dei movimenti, ma non emerge affatto la figura di un fondatore plausibile, a meno di non voler dar credito all'ipotesi di un cinese alto tre metri. In effetti questa disciplina è passata attraverso i secoli subendo successive rielaborazioni da parte di un numero imprecisato di maestri di cui solo alcuni sono personaggi storici effettivamente vissuti. Essa è probabilmente il frutto collettivo dello spirito cinese e come tale è impregnata di tematiche taoiste. |
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