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DANZATERAPIA
Che cosa è. I principi base.
In genere pensiamo alla danza come espressione di assoluto valore artistico o come fenomeno di puro svago, un momento della vita sociale che ha luogo preferibilmente il sabato sera in balere e discoteche. Non è sempre stato così e in talune civiltà il legame della danza con aspetti interiori, meditativi e curativi è tuttora rilevante. |
| L'etimologia della parola ci proietta nell'antica India: danza viene infatti dalla radice sanscrita "tan" che significa "tensione, energia fisica e spirituale". Il dio Shiva materilizza l'universo danzando e in questa forma viene definito Nataraja, il "signore della danza". Anche l'Occidente ha conosciuto fenomeni di misticismo religioso legati alla danza, basti pensare alle pratiche estatiche sorte in Grecia attorno al santuario di Delo, ai riti dionisiaci e alle danze pitagoriche legate alla ricerca musicale. |
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Fino al dodicesimo secolo la tradizione cristiana ha riconosciuto la fondamentale importanza della danza ritualizzata che veniva praticata addirittura all'interno delle chiese e fu solo con la Controriforma che il cattolicesimo la bandì dalle funzioni religiose. Fino ad allora la danza era vista come un fenomeno di visitazione divina e il danzante manifestava nell'estasi la presenza della divinità in sé. Ciò aveva pure rilevanti significati di tipo terapeutico contribuendo a favorire l'unità corpo-mente e il ristabilimento di una profonda connessione psichica attraverso il movimento. La danza testimoniava nell'uomo la perfetta unione di cielo e terra e ciò sostanziava un armonico fluire dell'energia vitale dal macrocosmo divino al microcosmo umano. Poi la cultura occidentale intrisa di razionalismo squalificò la danza estatica inquadrandola come fenomeno di pericoloso invasamento e malattia mentale. E' così che siamo arrivati alla balera o, al massimo, alla ammirazione passiva per certi artisti del balletto che coi loro movimenti aggraziati parlano al nostro inconscio in una lingua oramai sconosciuta. Dal recupero di questa lingua in chiave curativa e meditativa parte la danzaterapia, una disciplina nata (o rinata?) negli Stati Uniti fra gli anni Trenta e Quaranta grazie al lavoro di pedagogisti, psicologi, medici e studiosi del movimento. Attraverso l'integrazione del libero fluire di mente e corpo essa si propone di prevenire le malattie e ristabilire l'equilibrio psicofisico spezzato.
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