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AUTOGUARIGIONE TIBETANA
Che cosa è. I principi base.
Autoguarigione è una parola strana per noi occidentali, abituati a dipendere da complicate apparecchiature diagnostiche e da potenti farmaci che ci servono per vincere anche un banale mal di testa. Siamo comunemente dell'opinione che la malattia abbia una provenienza esterna, diamo la caccia a germi e virus e ci vacciniamo per neutralizzarli. Ma la tradizione buddhista insegna che la maggior parte delle malattie viene dal nostro interno, è lì che si nasconde il nemico. E' la nostra stessa coscienza e potessimo raffigurarla avrebbe l'identico volto che vediamo riflesso la mattina nello specchio, appena svegli. Ci sono molti tipo di autoguarigione e nello stesso ambito tibetano le tecniche sono svariate. In questo libro parleremo dell'autoguarigione tantrica Ngalso messa a punto da Lama Gangchen, un maestro tibetano che vive e lavora a Milano e gira il mondo per insegnare la sua tecnica e promuovere la pace tra i popoli. Si tratta di un sistema esteriormente semplice, adattato specificamente per l'uomo d'oggi. Esso affonda le radici nell'insegnamento originario del Buddha storico, Shakyamuni Buddha, ed è stato tramandato sino a noi grazie all'opera di maestri e guaritori indiani e tibetani. Ngalso è un termine tibetano composto da due parole distinte: "Ngal" è la sofferenza, la miseria in relazione ai mezzi d'espressione umani: corpo, parola e mente. "So" rappresenta le tecniche e gli addestramenti per vincere la sofferenza.
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