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.. .. .. introduzione legislazione |
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INTRODUZIONE ALLE LEGISLAZIONE PROPOSTA
IN MATERIA DI DISCIPLINA DELLE PROFESSIONE DI OPERATORE SHIATSU E DELLE MNC
LA SITUAZIONE IN EUROPA
L'impulso a prendere in considerazione le medicine non convenzionali è venuto, oltre che dalla pressione dell'opinione pubblica, dal Parlamento europeo. Il 6 marzo 1996, dopo anni di lavori, l'eurodeputato verde dal Belgio Paul Lannoye presentava al Parlamento Europeo la sua Relazione sullo statuto delle medicine non convenzionali . Nella prima stesura mancava di citare lo Shiatsu. Grazie al lavoro della European Shiatsu Federation, particolarmente di Seamus Connolly, Patrizia Stefanini, Judith Pitasch e Kim Lovelace, nella stesura definitiva veniva incluso lo Shiatsu.
Nel maggio '97, il Parlamento Europeo finalmente emanava una risoluzione in cui si invitavano tutti i paesi membri a occuparsi del tema. Paradossalmente, il "padre" della risoluzione, Paul Lannoye, votò contro. La risoluzione proposta da lui dopo anni di ricerche e lavoro, era stata privata nel corso delle votazioni di una parte decisiva, cioè della richiesta di legiferare subito per ottenere il riconoscimento europeo per alcune delle medicine sulle quali si avevano già a disposizione studi che confermavano la loro efficacia.
A livello dei singoli Paesi la realtà europea, comunque, è in molti casi più avanzata della nostra. In Francia, Germania, Inghilterra i prodotti omeopatici per esempio sono rimborsati, e negli stessi paesi i naturopati possono esercitare liberamente la professione.
Un modello è considerata l'Olanda, dove una seria riforma delle professioni ha portato ad abolire il vecchio concetto di esercizio abusivo della professione medica: esiste una totale libertà terapeutica ma lo stato garantisce gli standard di qualità delle prestazioni. Nel resto del mondo la situazione è simile: paesi come Brasile, India, Canada, Australia riconoscono certe forme di terapia dolce.
IN ITALIA
Nel contesto di un buon numero di progetti legge presentati al Parlamento lo shiatsu ottiene la specifica citazione in due di questi. Il 17 ottobre 1996 il deputato verde Alfonso Pecoraro Scanio presentava il primo progetto di legge riguardante lo Shiatsu, con il titolo"Disciplina della professione di operatore shiatsu". La proposta appare oggi carente sotto molti punti di vista, soprattutto alla luce delle ulteriori evoluzioni che in questi anni ha compiuto la definizione stessa della figura dell'Operatore Shiatsu presso le associazioni di categoria.
Il 19 giugno 1997 viene presentata, per iniziativa dell'on. Paolo Galletti, la proposta di legge 3891 "Disciplina delle terapie non convenzionali e istituzione dei registri degli operatori delle medicine non convenzionali"(link al documento progetti e pareri), che individua un nucleo di norme riguardanti in particolare la formazione e l'istituzione di registri degli operatori (esclusivamente laureati in medicina) delle medicine non convenzionali (MNC) seguenti: omeopatia, fitoterapia, omotossicologia, agopuntura, antroposofia, osteopatia, chiropratica, medicine orientali.
Nel marzo 1999 la Commissione Affari Sociali iniziava l'esame delle varie proposte di legge presentate su questa materia ed infine individuava nel suddetto progetto il testo base per l'elaborazione di un testo unificato.
Il mese successivo, lo stesso on. Galletti presenta un secondo progetto di legge, il n. 5903, esplicitamente a completamento e integrazione del primo, riguardante la Disciplina delle professioni sanitarie non convenzionali esercitate da operatori non medici con l'obiettivo di dare anche a questi soggetti e a queste professioni (naturopatia, osteopatia, chiropratica, shiatsu e massaggio riflessologico) un nucleo normativo di riferimento e allo stesso tempo riconoscere piena libertà di cura al terapeuta, medico o non medico.
UN TESTO UNICO DI LEGGE
Oggi, dall'originario progetto di legge n. 3891 si è giunti al Testo Unificato riguardante la "Disciplina delle terapie e delle medicine non convenzionali esercitate da medici" in discussione alla Commissione Affari Sociali per poi passare in esame al Senato.
Le terapie e le medicine non convenzionali che vi sono riconosciute sono: agopuntura, fitoterapia, omeopatia, medicina antroposofica, omotossicologia, farmacologia cinese e ayurveda. Il progetto di legge n. 5903, che originariamente doveva completare e integrare il testo unico con la disciplina delle professioni sanitarie non convenzionali esercitate da operatori non medici, è stato per il momento messo da parte.
Il fatto che si sia giunti alla presentazione di un progetto di legge per la disciplina delle MNC, ovvero di quelle che attualmente risultano più diffuse e praticate nel nostro paese, rappresenta senz'altro un passo significativo verso il riconoscimento della libertà di scelta terapeutica e per la tutela dei diritti fondamentali del cittadino; ma allo stesso tempo apre una delicata fase che vede coinvolti "ambiti ad alta concentrazione di potere" (Università, Ordine dei medici, Aziende Farmaceutiche, ecc.), oltre a una serie di "piccoli poteri satelliti" (Associazioni professionali di categoria, istituti e scuole private di formazione; aziende produttrici e/o importatrici di farmaci non convenzionali ecc.).E' questa la fase in cui l'intervento di ogni singolo professionista diventa essenziale per guidare il processo verso una legge giusta e non "lobbyzzata".
Oggi, dall'originario progetto di legge n. 3891 si è giunti al Testo Unificato riguardante la "Disciplina delle terapie e delle medicine non convenzionali esercitate da medici" in discussione alla Commissione Affari Sociali per poi passare in esame al Senato. Le terapie e le medicine non convenzionali che vi sono riconosciute sono: agopuntura, fitoterapia, omeopatia, medicina antroposofica, omotossicologia, farmacologia cinese e ayurveda. Il progetto di legge n. 5903, che originariamente doveva completare e integrare il testo unico con la disciplina delle professioni sanitarie non convenzionali esercitate da operatori non medici, è stato per il momento messo da parte.
Il fatto che si sia giunti alla presentazione di un progetto di legge per la disciplina delle MNC, ovvero di quelle che attualmente risultano più diffuse e praticate nel nostro paese, rappresenta senz'altro un passo significativo verso il riconoscimento della libertà di scelta terapeutica e per la tutela dei diritti fondamentali del cittadino; ma allo stesso tempo apre una delicata fase che vede coinvolti "ambiti ad alta concentrazione di potere" (Università, Ordine dei medici, Aziende Farmaceutiche, ecc.), oltre a una serie di "piccoli poteri satelliti" (Associazioni professionali di categoria, istituti e scuole private di formazione; aziende produttrici e/o importatrici di farmaci non convenzionali ecc.).E' questa la fase in cui l'intervento di ogni singolo professionista diventa essenziale per guidare il processo verso una legge giusta e non "lobbyzzata". |
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REGIONI
Le leggi vigenti sulle autonomie locali danno facoltà alle Regioni di legiferare localmente sui temi della Sanità Pubblica. Particolarmente alcune Regioni ( Toscana, Piemonte, ecc. ) sono singolarmente attive sul fronte del riconoscimento della libertà terapeutica. Un esempio è il Piemonte con la Proposta di legge regionale n. 7254 riguardante le Norme per il riconoscimento delle diverse discipline della medicina non convenzionali esercitate da operatori medici. Anche in questo caso l'apertura avviene attraverso il riconoscimento delle discipline attuate da medici, e se ne attende una che estenda il riconoscimento anche agli operatori non medici.
In Toscana La Giunta regionale è impegnata a promuovere studi, ricerche e sperimentazioni sull'efficacia delle medicine non convenzionali. La Giunta Regionale ha istituito un apposito fondo denominato "Fondo per l'integrazione delle medicine non convenzionali negli interventi per la salute" di 500 milioni di lire. Per la realizzazione delle sperimentazioni, è consentita alle Aziende USL anche la costituzione di strutture di cui all'art. 32 della LR 72/98. |
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IN CONCLUSIONE
La situazione legislativa riguardante lo Shiatsu e le Medicine Non Convenzionali in generale è in fermento. Le diverse proposte presentate prevedono una regolamentazione diversa per le professioni che devono essere esercitate da laureati in medicina (come agopuntura, omeopatia, fitoterapia) e le "arti della salute" (shiatsu, naturopatia, riflessologia e altre) esercitate da professionisti non laureati. I principi ispiratori di tutte queste proposte restano la libertà di scelta terapeutica e l'obbligo, da parte dello Stato, di fornire garanzie ai cittadini sulle cure prestate attraverso il controllo degli standard di qualità delle prestazioni. In questo contesto l'importanza per il mondo dello Shiatsu di conquistarsi un'autonomia basata sulle proprie peculiarità si verificherà solo se saprà acquisire un'unità di intenti e di consapevolezza. Per questo motivo è irrinunciabile la presenza vigile e la partecipazione attiva di tutti coloro che amano questa professione.
"...E' d'altro canto vero che l'autoregolamentazione è il sistema stesso attraverso cui, in Italia come in Europa, quasi tutte le MNC si sono sviluppate ed operano attualmente. Non a caso anche in Italia esistono molte realtà associative "di categoria", che rappresentano orientamenti a volte anche molto diversi riguardo iter formativi competenze e limiti di una medesima disciplina.
Tra queste, alcune rappresentano anche la componente più seriamente coinvolta e impegnata nel processo di riconoscimento istituzionale, nella ricerca di strumenti di trasparenza, garanzia della qualità e di tutela dell'utenza. Si tratti di omeopatia, fitoterapia, agopuntura, osteopatia, shiatsu o altro, comunque si tratta di realtà che sono riuscite ad autorganizzarsi, a dialogare tra loro e con le istituzioni..." |
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Introduzione alla legislazione proposta |
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