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| LA REPUBBLICA - SOCIETA' Meglio un massaggio dello strizzacervelli Per gli italiani è la terapia preferita Tramonta la moda del lettino dell'analista sostituito da quello del massaggiatore: secondo un sondaggio della rivista Salute Naturale il 27% degli italiani si fa massaggiare abitualmente e il 47% è ricorso almeno una volta nell'ultimo anno alle mani esperte del massoterapista. É donna, quarantenne e settentrionale, il massaggiato-tipo italiano. L'indagine, che ha sondato 856 italiani tra i 20 e i 70 anni di età, rivela che per il massaggio, oggi, c'é un vero e proprio boom. Il motivo principale è lo stress (per il 23% degli intervistati) seguito dal mal di schiena (20%), dal cruccio della cellulite (17%) e dai vari dolori al collo (14%) a alle articolazioni (9%). Il massaggio dunque non è più un lusso per pochi, tanto è vero che solo l'85% confessa di ricorrervi soltanto per rilassarsi. A sorpresa, il massaggio viene anche considerato quasi una terapia di coppia: secondo il 32% degli interpellati fa bene al sesso. Ma c'é un 26% che lo considera utile per rendere meglio sul lavoro mentre il 14% lo pratica per contrastare la stanchezza cronica e, paradossalmente, altrettanti intervistati lo adottano per combattere l'insonnia. Il massaggio, che sia anti-stress, ayurvedico, shiatsu, linfodrenante, bioenergetico o sportivotradizionale, affascina soprattutto i quarantenni e tra loro in particolare le donne che rappresentano il 65% degli italiani che si fanno manipolare. Pochissimo invece attira i giovani (soltanto il 6% di quelli tra i 20 e i 30 anni) e poco (12%) gli anziani. La patria italiana del massaggio è il nord, con prevalenza delle grandi città caotiche. Tra coloro che vanno regolarmente dal massaggiatore emergono liberi professionisti e imprenditori mentre inaspettatamente si mettono in coda gli sportivi con un 9%. Infine, nella classifica dei professionisti del benessere fisico e psichico, escludendo naturalmente i medici, gli italiani mettono al primo posto proprio il massaggiatore (27% delle risposte), seguito dallo psicanalista (22%) e, solo al terzo posto con il 20% delle preferenze, il sacerdote. |
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