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Repubblica.it - 16 ottobre 2000
IMPIEGATI E PENDOLARI: be quite ...ARRIVA LO SHIATSU !!!
La E-tree di Treviso dove 120 giovani costruiscono portali Internet per i grandi gruppi
Branda, shiatsu e pc ecco l'azienda non stop
TREVISO - Il primo choc lo subisci alla reception. Perchè la scrivania delle centraliniste è sormontata da un enorme letto a castello? "Non si meravigli", rispondono le ragazze, "questa è "The no-sleeping company", l'azienda che non dorme". Benvenuti a E-Tree, dunque (letteralmente "l'albero elettronico") l' impresa più pazza della new-economy dove si macinano utili (1,1 miliardi di profitti nel '99) e ci si diverte. E benvenuti a Treviso in questa ex fonderia ristrutturata con eleganza che vede impegnati giorno e notte 125 ragazzi ad edificare il futuro del web. Lo sanno bene Infostrada e Benetton, Generali piuttosto che Bnl (ma anche Ducati, Merloni o Replay) alcuni dei clienti per cui l'albero elettronico ha costruito siti o portali.
A metter piede in E-Tree, acquisita pochi mesi fa dal gruppo Etnoteam, si resta come minimo
sconcertati. Pensate ad un'azienda dove non ci sono manager bensì evangelist, i maghi
ventenni di Internet che "diffondono la parola" del web. Ma anche ad un'impresa dove puoi
giocare a biliardo con l'amministratore delegato o schiacciare un sonnellino in uno dei letti a castello sistemati fra computer e scrivania.
La stessa azienda che la mattina ti addolcisce il ritorno in "fabbrica" offrendo brioche e
cappuccino a volontà. E che tre volte la settimana si preoccupa delle spalle doloranti
dei suoi dipendenti affidandole alle abili mani di un massaggiatore shiatsu. Non c'è da
meravigliarsi, dunque, se qui le riunioni di lavoro si svolgono sui tavoli da ping pong. "Costano meno delle scrivanie", osserva Riccardo Donadon, l'amministratore delegato, "e quando non lavori puoi sempre fare una partita per rilassarti".
Fondata alla fine del 1998 dallo stesso Donadon, un trentenne che si era fatto le ossa
costruendo siti web per il gruppo Benetton, "The no-sleeping company" sembra contraddire
tutti i precetti del management corrente. In qualsiasi, impresa, ad esempio, il padrone si
preoccupa che i suoi dipendenti non battano la fiacca. Al contrario Donadon teme lo stress e
l'eccesso di lavoro. Dice: "Io li spingo ad uscire, a vedere la morosa. Non devono restare
sempre qui...".
Questa non la beviamo: siamo o non siamo nell'azienda che non dorme mai? "É uno slogan",
precisa Donadon, "quei letti sono più che altro un simbolo, incarnano una filosofia.."
Puntualizza Andrea Zaros, un evangelist di 26 anni: "Mio padre ogni tanto mi chiede perchè
rimango qui fino alle 10 o alle 11 o anche fino a mezzanotte e oltre. Dice: "Ma ti pagano per
stare lì tutte quelle ore?". Non riesce a capire che mi diverto come un pazzo. Quando smetto di lavorare ascolto la musica, navigo su Internet, chiacchiero con gli amici, gioco al biliardino. E poi alle otto di sera arriva Alberto".
Alberto, cuoco dilettante (di giorno lavora come tesoriere alla Stefanel), è una delle armi
segrete di E-Tree. Appena nell' aria si sente il profumo delle sue leggendarie pastasciutte i
ragazzi sciamano per prenotare la cena. C'è chi si porta il piatto accanto al computer, o chi, invece, si accomoda sul tavolone gomito a gomito con gli altri. Mentre l'atmosfera si rilassa esplode la musica dei Lunapop. E Barbara Schiavinato, 26 anni, project leader per il portale di una delle maggiori banche italiane, sorride felice mentre accenna qualche passo di danza. Lei, Barbara, assunta appena otto mesi fa come centralinista, è uno degli esempi del "sogno trevigiano" incarnato da E- Tree. Racconta Donadon: "Dopo una settimana con noi ci siamo accorti che era un genio del computer: aveva risolto un problema che aveva messo in difficoltà i nostri migliori softwaristi. Ovviamente le abbiamo cambiato subito lavoro".
E se E-Tree fosse il Grande Fratello della new-economy, l' azienda perfetta e totalizzante dove, mangi, lavori, dormi e trovi anche il tempo per giocare? "Io parlerei piuttosto di una sorta di "college"" ribatte Pietro Rizzardini, 38 anni, uno "zio" più che il capo del personale, "Riccardo è riuscito ad interpretare in modo magistrale i desideri di questi ragazzi. In due anni nessuno se ne è voluto andare. Abbiamo turnover zero".
Lui, Rizzardini, un passato come "cacciatore di teste" in primavera aveva cercato di portarsi via un evangelist offrendogli uno stipendio quasi doppio. "Ma quello non c'è stato. "Sei matto", gli dicevo, "non puoi perdere un occasione simile". Così in agosto ho voluto conoscere Riccardo, più che altro per curiosità. Mi ha assunto il giorno stesso".
Geniale, questo Donadon. E non solo perchè nel primo semestre del 2000 l'azienda ha sfiorato
i 9 miliardi di fatturato, diventando forse la prima web-agencie italiana. Ma soprattutto perchè sa perfettamente cosa vuole la tribù digitale dei ventenni che lavorano con lui. Nel mondo del Web, infatti, la cosa più difficile non è trovare gli specialisti. Ma tenerseli stretti. Ecco perchè' E-Tree ha preso in affitto una decina di appartamenti dove ospita gratuitamente una quarantina di ragazzi che non abitano in Veneto.
"Il mio obiettivo", spiega l' amministratore delegato, "è creare l'ambiente di lavoro più
piacevole d'Europa. Voglio un posto dove la gente sia contenta di stare assieme agli altri". Lo certifica la palestra, farcita di attrezzi Tecnogym, messa a disposizione dei ragazzi. Per non parlare dei due vecchi biliardi restaurati di fresco o dei videogiochi. Resta una curiosità: qualcuno ha mai passato la notte in "fabbrica"? "Se bisogna chiudere un progetto", ammette Stefano Debenedetti, "puoi restare anche fino alle 6 del mattino". Poi aggiunge: "Vede quel letto in mezzo al corridoio? Beh, un lunedì mattina, e sottolineo lunedì, mi sono svegliato proprio lì. Erano le nove e mezzo".
la Repubblica- GIORGIO LONARDI
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