Shiatsu e fisica quantistica
di Patrizia Stefanini
La visione cartesiana della scienza comporta una divisione invalicabile tra mente e natura..
Nel ventesimo secolo l'esplorazione del mondo subatomico ha rivelato la natura intrinsecamente dinamica della materia.
Queste sono solo due delle domande la cui risposta è stata messa in discussione:
"La materia è fatta di mattoni fondamentali?"
"E' univocabilmente localizzabile?"
La fisica moderna arriva ad alcune sconcertanti affermazioni, quali: "I costituenti dell'atomo sono configurazioni dinamiche che non esistono in quanto entità isolate, ma in quanto parti interagenti di una inestricabile rete di interazioni"
(….ma non è proprio dinamica ed interagente la realtà dei meridiani?!?)
Il sistema dei meridiani di Masunaga non ha riferimenti anatomici precisi o tsubos in abbondanza per la precisa localizzazione del meridiano stesso.
Esistono invece molti suggerimenti su come "sentire il meridiano" anche attraverso l'uso del mindset, ovvero attraverso il pensare la funzione del meridiano mentre lo si lavora .Tale pensiero ha la stessa qualità di vibrazione del meridiano che stiamo cercando di contattare e ciò determina la risonanza energetica.
Inoltre, parafrasando parole di Masunaga stesso, i meridiani della sua rappresentazione energetica hanno natura e profondità diversa a seconda del tratto e della persona e il loro eventuale spostarsi dal tracciato disegnato sulla mappa di riferimento è funzionale alla vita di quell'essere in quel momento.
Tutto questo e molto altro ancora, tra cui la conoscenza che il gruppo di ricerca sul percorso dei meridiani di Masunaga ha sperimentato per oltre dieci anni con un approccio empirico davvero scientifico, ha risvegliato in me le conoscenze acquisite negli anni di studio per conseguire la laurea in fisica, sollecitando un ardito parallelo:
VISIONE CORPUSCOLARE della fisica classica-deterministica-----------tutto è definibile, localizzabile.………Meridiani della Tradizione Cinese: linee e punti;
VISIONE ONDULATORIA della fisica quantistica-----esiste solo una probabilità di presenza, perché abbiamo a che fare con un principio di indeterminazione ove spazio e tempo sono parametri interdipendenti………..Meridiani di Shizuto Masunaga: onde definibili tramite parametri quali frequenza, lunghezza d'onda, ampiezza;
Entrambe i modelli sono corretti ma ad ognuno compete una visione del mondo con focus diversi ed ambiti prioritari di competenza ( sintomi e sindromi nel caso del primo , la persona nel suo percorso di vita per il secondo) .Cambiano gli obiettivi del trattamento perché " diversa è la visione del mondo".
Niente, nella nostra vita quotidiana, ci permette di cogliere gli strani fenomeni del mondo subatomico, dove le particelle appaiono come onde e viceversa, dove gli elettroni perdono la loro identità e si modificano a seconda di chi l'osserva, dove un singolo fotone( unità di energia di una radiazione) sembra essere in due luoghi contemporaneamente…..
Osservatore ed osservato sono "il fenomeno"…….. confrontare cosa trovo IO nella diagnosi di hara e cosa trovi TU non ha più senso perché ciò che si manifesta E', nella sua relatività totale, il fenomeno che giver and receiver, insieme, sono, qui ed ora.
"REALITY IS AN ILLUSION, ALBEIT A VERY PERSISTENT ONE"
A. EINSTEIN
L'effettiva rivoluzione avvenuta con la teoria di Einstein fu l'abbandono dell'idea secondo la quale il sistema di coordinate spazio-temporali ha un significato obiettivo come entità fisica indipendente.
La teoria della relatività suggerisce che le coordinate spazio e tempo sono soltanto elementi in un linguaggio che viene usato da un osservatore per descrivere il suo ambiente.
Sia i fisici moderni che i mistici orientali si sono resi conto che tutti i fenomeni in questo mondo di cambiamento e trasformazione sono dinamicamente connessi.
Il fatto che oggi sia scientificamente affermato che è impossibile separare l'osservatore dal fenomeno osservato ci riporta ad uno dei canoni fondamentali della filosofia orientale, ove le strutture ed i fenomeni osservati in natura non sono altro che creazioni della nostra mente che misura e classifica: Maya è il nome loro dato dagli induisti, mentre i buddisti parlano di a-vidya. Abbiamo così una rete dinamica di eventi e si pongono in evidenza i mutamenti e le trasformazioni più che strutture ed entità fondamentali.
Di fronte a queste affermazioni, il modello atomico di Bohr, simile al sistema solare, con il nucleo come sole e gli elettroni come pianeti ruotanti attorno ad esso, appare decisamente superato in quanto deterministico.
Al suo posto, già da anni gli scienziati hanno adottato il modello ad orbitali, ove l'elettrone viene rappresentato come una "nuvola", detta orbitale che rappresenta lo spazio ove è più probabile individuare l'elettrone stesso.
Esso può avere forme e orientazioni diverse a seconda dello stato energetico dell'elettrone che rappresenta.
DI NUOVO un parallelismo ardito: il sistema energetico di Masunaga mi permette di muovermi alla ricerca di una qualità vibrazionale che ha la massima probabilità di espressione lungo un percorso rappresentato sulla sua mappa. In questa ricerca non ho più vincoli spaziali né regole ferree legate alla natura yin o yang dell'energia stessa.
Questo perché:
- nel modello Cinese l'Uomo è posto tra Cielo e Terra e ne è, di entrambi,
veicolo e bacino alchemico.
- la visione di Masunaga non è più così antropocentrica. L'uomo è nell'universo, ove non è che uno degli infiniti corpi energetici interagenti tra loro.
ALLORA SE…….parliamo di meridiano come onda:
Lo spettro delle diverse frequenze di vibrazione non è altro che lo spettro delle diverse onde-meridiano in tutte le loro possibili manifestazioni.
La spazialità non è più a tre dimensioni ed il fattore tempo non ha più un andamento lineare .Perciò non ha più senso ragionare in termini di un prima e di un dopo, di passato, presente e futuro: TUTTO in un certo senso E' ( apparenza).
Il concetto di kyo e jitsu di conseguenza assume un nuovo significato: non c'è un PRIMA/ bisogno/causa (kyo) che viene compensato da un DOPO/effetto ( Jitsu), ma c'è una manifestazione kyo/jitsu che rappresenta il "movimento in vita" di quell'essere umano.
Riassumendo:
1) la localizzazione è probabile, mai certa e ci muoviamo in uno spazio a più dimensioni ,ove il tempo è una di queste.
2) abbiamo a che fare con parametri legati al movimento perché questa è la natura intrinseca di un'onda. Kyo e Jitsu sono quindi espressioni del movimento in vita, della strategia vitale adottata utilizzando le proprie risorse
3) ( ricordando che la finestra del visibile è solo una piccolissima parte dello spettro delle onde elettromagnetiche) solo certe manifestazioni del meridiano sono visibili ma il meridiano si esprime in un range molto più ampio
4) in questo modello dinamico per contattare diverse espressioni della vibrazione-meridiano il parametro velocità è determinante. La modulazione del ritmo in una seduta shiatsu diventa così uno strumento di sintonizzazione energetica a diversi livelli ( fisico, emozionale, mentale e spirituale)
Questo modello spiega perché gli stili di shiatsu più statici hanno a che fare soprattutto con un piano di sintonizzazione fisico-emotivo.
Spiega anche il perché non sono possibili ' ricette a priori' di intervento su kyo e jitsu: a volte un kyo ( con predominanza di espressione spirituale) richiede infatti una pressione più veloce di un jitsu ( con dominanza fisica).
Sono così possibili molteplici combinazioni di meridiani e livelli che danno alla stessa espressione sintomatica significati completamente diversi.
Quindi anche la modalità di intervento shiatsu lo sarà.
Quando lavoro cerco di non avere idee a priori sul mio intervento ma di incontrare l'altro col tocco aperto per ascoltarne le espressioni.
Solo così posso modulare la mia risposta cercando la risonanza, l'eco vitale, che nel suo manifestarsi mi fornirà informazioni.
A volte, in una frazione di secondo, si ha di fronte la vita intera di un essere umano, e ciò merita il più profondo rispetto.
La domanda da porsi è cosa possiamo fare per aiutare quell'essere umano ad utilizzare al meglio tutte le sue facoltà/risorse-meridiano.
"Veramente lei è convinto che la luna esiste solo se la si guarda?" un giorno Einstein chiese al suo collega fisico Abraham Pais
David Lindley
"La danza di Siva è la danza dell'universo: il flusso incessante di energia che attraversa un'infinita varietà di configurazioni che si fondono una nell'altra."
Fritjof Capra
Bibliografia.
The Tao of Physics- Fritjof Capra
Physics for poets- Robert H. March
Where does the weirdness go?- David Lindley
The Dancing Wu Li Masters- Gary Zukav
Zen shiatsu- Shizuto Masunaga
Zen Immaginery Exercises-S. Masunaga
Manual of diagnosis-S. Masunaga |