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Shiatsu e scienza
Il progetto di ricerca della ESF

Intervista a Seamus Connolly
Responsabile del gruppo di coordinamento della ricerca per la esf (European shiatsu federation)

immagineQualcuno lo definisce il "Jean Todt" dello Shiatsu Europeo. A capo dei movimenti studenteschi in Irlanda negli anni 70 ,arrestato dai Servizi Segreti per attività contro la Repubblica d'Irlanda. Per farlo liberare le Università si fermarono e una manifestazione bloccò tutto il Paese. Tra i fondatori dei GREEN, i verdi Irlandesi , è nato politico e diventato Shiatsuka. Se la parola Shiatsu è stata inserita per la prima volta in un documento approvato dal Parlamento Europeo di Bruxelles lo si deve a lui...



D.: Seamus, abbiamo letto quello che la Federazione Europea Shiatsu si propone di ottenere con il Progetto Europeo di Ricerca : il riconoscimento dello Shiatsu in Europa . Ce ne puoi parlare ?

R.:Il progetto di ricerca della ESF è sia significativo in sé stesso, sia un elemento della strategia della ESF per conquistare un riconoscimento legale dello Shiatsu in Europa. Dal punto di vista strategico è stabilito che i risultati vengano utilizzati sia a livello nazionale dalle Associazioni Nazionali partecipanti, sia dalla ESF a livello Europeo, per dimostrare scientificamente gli utilizzi ed i benefici dello Shiatsu nelle forme praticate in Europa. Dimostrerà che questi utilizzi e benefici sono acquisiti da professionisti esterni al mondo medico e distinguerà lo Shiatsu dalle pratiche mediche.

D: In che modo?

S.:Ci aspettiamo che il progetto dimostri che lo Shiatsu è una pratica sicura. Questo punto è fondamentale per i politici poiché la società li ritiene responsabili della sanità e sono quindi per loro di massimo interesse le garanzie di sicurezza delle pratiche in questo campo. Il rischio per il paziente è il principale argomento esibito dalla classe medica a favore di un loro controllo su tutte le pratiche riguardanti la salute. La dimostrazione della sicurezza dello Shiatsu praticato da non medici è un punto critico della nostra campagna per mantenere il controllo del nostro diritto a praticare senza interferenze mediche e mantenendo la possibilità di offrire al ricevente uno Shiatsu in tutto il suo potenziale ( Se leggete il documento che ho presentato al Primo Congresso Internazionale di Vienna nel 1999, troverete un resoconto completo dell'importanza strategica del progetto di ricerca).

D.: In Italia è difficile pensare in termini di sicurezza di una pratica senza il nullaosta di qualche struttura medica o Ente Sanitario. Com'è la situazione nel resto d'Europa?

S.: Già ora la sola esistenza del progetto, appena avviato e quindi ancora privo di risultati, viene usata dalle Associazioni Nazionali di Francia , Belgio, Irlanda e Gran Bretagna per promuovere lo Shiatsu professionale alle autorità governative dei rispettivi Paesi. Sono Paesi dove la Classe medica non ha l'immenso potere che ha in Italia, in Spagna e altri Paesi del Sud-Europa. Ma questi dovranno adeguarsi alle decisioni della maggioranza in sede di Parlamento Europeo...

D.: Guardiamo allora un po' in dettaglio il progetto...

S.: Gli scopi principali del progetto sono:
  • Offrire una comprensione della natura della pratica dello Shiatsu, dal punto di vista sia del praticante che del ricevente.
  • Identificare la tipologia di chi utilizza lo Shiatsu e per quali motivi .
  • Identificare la gamma di effetti ottenuti sul lungo e breve termine.
  • Aumentare la comprensione del contributo che lo Shiatsu può dare alla salute ed al benessere di cittadini e organizzazioni sanitarie.

D.: Come si svolgerà il progetto nei vari Paesi?

S.: Il progetto viene condotto in due fasi. La fase uno, che avrà luogo in Gran Bretagna ed in Germania, già cominciata in Settembre, studierà :
  1. Come i praticanti lavorano: ciò che fanno, perchè; che tipo di informazione vengono raccolte dal cliente, come vengono registrate e aggiornate; dettagli su chi viene visto, per cosa, e per quante sedute di trattamento; i commenti che vengono fatti sullo shiatsu. Sei o più praticanti da due paesi ed un numero di loro clienti saranno intervistati in merito a ciò e vi sarà inoltre un seminario esplorativo con un piccolo gruppo di praticanti in Germania e Gran Bretagna per acquisire comprensione circa il loro modo di praticare, avvicinare il cliente, che tipo di informazioni richiedano al cliente in partenza, ecc.
  2. La percezione e le aspettative dei clienti sullo Shiatsu.
Ci sarà inoltre un seminario internazionale con praticanti di tuti i paesi che parteciperanno alla fase due per includere qualunque variante nazionale nell'approccio alla pratica. Tutto questo verrà utilizzato per sviluppare i temi guida ed i questionari per lo studio principale, cioè la fase due, che avrà luogo in sei paesi diversi.

D.: Seamus, in Italia molte scuole e anche singoli operatori dichiarano il coinvolgimento in "sperimentazioni" e "ricerche" in Ospedali. Cosa ne pensi?

S.: Non sono a conoscenza dell'esistenza di progetti di ricerca avviati in Italia. Quando la FIS ha chiesto ai praticanti ed alle scuole di metterci al corrente delle loro ricerche, sono stati presentati solo 4 progetti, e solo uno di questi vantava la partecipazione di ricercatori scientifici professionisti.

D.: Si tratta anche di alcune scuole non collegate alla FIS. Sostengono di fare ricerca negli Ospedali . Hanno qualche valenza scientifica ?

S.: I progetti non portati avanti da ricercatori scientifici riconosciuti come tali o da Università non vengono considerati di alcun valore scientifico e per quanto possano fornire risultati interessanti, non verrebbero considerati obbiettivi né verrebbero pubblicati su riviste scientifiche, col risultato di essere ignorate dalle autorità sia scientifiche sia politiche. E' importante fare una distinzione tra esperimenti, test, saggi e la ricerca scientifica valida, pubblicabile. Il progetto della ESF viene portato avanti dall'università di Salford in Inghilterra. E' il primo studio in assoluto sui fondamenti dello Shiatsu. Il direttore della ricerca, il professor Andrew Long, è un ricercatore riconosciuto e la sua specializzazione è lo sviluppo di metodi di ricerca per lo studio delle medicine alternative.

D.: Torniamo al Progetto , quali ne sono i punti essenziali?

S.: Alcuni altri punti particolari del progetto sono che :
  • Lo studio registrerà l'esperienza di entrambi, praticante e ricevente, così come essi stessi la descrivono.
  • La questione della sicurezza e dell'efficacia saranno studiate e riportate in relazione ai resoconti ed alle aspettative preannunciate del ricevente e non solo in relazione a sintomi o condizioni mediche annotate. In questo modo si sottolineerà la qualità ed ampiezza di consapevolezza della vita, la relazoni corpo-mente, e gli effetti che sono il nucleo dell'esperienza dello Shiatsu.
  • Verrà ideato un protocollo di ricerca qualitativa che includa concetti olistici e il fatto che lo Shiatsu è un processo di relazione dinamica che ha luogo su un piano energetico. Viene ideato per mostrare come lo Shiatsu si muove nel reame del sottile tanto quanto in ambienti d'esperienza e risultati più concreti.
  • E' uno studio a larga scala e risultati ottenuti su questa scala hanno più validità ed offrono un supporto molto più potente nel presentare il caso a favore dello Shiatsu, rispetto a ricerche di minor respiro. Ha maggiori possibilità di mostrare l'ampia gamma di utilizzo possibile dello Shiatsu, la differenza di approcci ed il livello di risultati positivi. Inoltre può potenziare l'affermazione della sicurezza.
  • Infine, moltissimi praticanti otterranno una testimonianza del loro lavoro convalidata in forma indipendente.

D.: Torno ancora all'Italia, perchè i principi che annunci sono completamente ignorati, o ritenuti inpossibili da dimostrare e il controllo medico della pratica Shiatsu , e l'approvazione da parte di questi, sembra essere per alcuni la via più giusta da praticare. Cosa ne pensi?

S.: Sono sorpreso di venire a sapere che praticanti Shiatsu o associazioni Shiatsu di qualunque genere possano favorire il controllo dello Shiatsu da parte della classe medica. Come può un sistema di pensiero che riduce l'individuo a sintomo e non riconosce la connessione corpo-mente-spirito come caratteristica essenziale della condizione umana, essere adatto per lo Shiatsu ? L'unica motivazione potrebbe essere commerciale, in quanto lo sbandierare una cura è attraente per il pubblico, ma questo sarebbe ovviamente uno svendere sia i principi dello Shiatsu che la sua effettiva capacità di promuovere una guarigione reale.

D.: Come sai, l'attuale direttivo della FIS ha "congelato" la propria partecipazione al progetto ESF, ed infine alla ESF stessa. Quali sono secondo te le vere ragioni di questa separazione?

S.: Il consiglio della FIS, anteriormente alla sua decisione di ritirarsi dal progetto della ESF, non aveva avanzato alcun argomento o motivazione contrarie ad esso. Anzi, quando ho incontrato il consiglio direttivo della FIS a Milano lo scorso dicembre (dic.2000, n.d.r.) mi venne detto che il progetto sarebbe stato proposto in Maggio al congresso di Porretta. Mi risulta quindi inspiegabile il fatto che Douglas Gattini abbia ripetutamente affermato di non essere stato informato del progetto quando gli uffici della FIS hanno ricevuto più di 60 lettere e rapporti su di esso. Oltre a ciò, il consiglio della FIS ha cercato di forzare la ESF ad apportare dei cambiamenti nella sua organizzazione trattenendo la quota ESF già versata da membri della FIS e sostenendo che la rappresentante della ESF non aveva un mandato ufficiale nonostante le minute delle riunioni della FIS stesse dimostrino il contrario. Nella migliore delle ipotesi queste azioni sono antidemocratiche e forse anche illegali, e sta ai soci della FIS richiedere spiegazioni al riguardo.

D:. A proposito di Porretta, in Maggio, ci è stato riferito da più persone che sei stato oggetto , dietro le quinte della manifestazione dove eri ospite, di attacchi personali e persino di insulti da parte di membri del direttivo italiano, cosa è successo?

S.: Preferisco non parlarne , è stato un episodio molto spiacevole...

D:. Il progetto potrebbe essere compromesso dalla mancata partecipazione di Italia, Francia e Svizzera?

S.: Fortunatamente i risultati del progetto di ricerca non sono compromessi da tutto questo, poiché abbiamo la convinta adesione della maggior parte dei Paesi che costituiscono la ESF. Inoltre altri Paesi hanno chiesto di entrare nella ESF e nel Progetto . Chi avrà qualcosa da perdere,sfortunatamente, saranno i praticanti di quei paesi che non partecipano al progetto e che non potranno portare alle autorità le prove obbiettive del progetto come supporto alla loro pratica...

D:. Eppure Douglas Gattini è stato uno dei fondatori della ESF, come credi possibile questa sua posizione così ostile nei confronti della struttura ESF attuale?

S.: Douglas Gattini, il primo presidente della ESF, ha smesso di presentarsi alle riunioni della ESF quando era ancora presidente dal preciso momento in cui il consiglio della ESF si espresse formalmente in favore di regole che rendessero ciascuna Associazione Nazionale, e non i soli presidenti, responsabile della politica e delle azioni della ESF.

D:. Il sospetto in una parte dei soci della FIS è infatti che in Italia prevalga troppo l'interesse privato dei capiscuola rispetto a quello di operatori e allievi di Shiatsu. E' una anomalìa italiana o questa è la situazione anche in altre parti d'Europa ?

S.: Una scuola è un'entità commerciale, e come tale è soggetta alle leggi commerciali, ma il suo scopo primario dovrebbe essere di procurare la miglior educazione possibile per i propri studenti. Per quanto ne so io, le scuole in Europa si regolano in genere in base a questa responsabilità etica e qualunque altra cosa, che avvenisse in Italia o altrove, sarebbe sbagliata. A causa del potere intrinseco dato all'insegnante nel rapporto studente-insegnante, e per estensione a quello studenti-scuole, sarebbe facile per i capiscuola usare questa relazione per influenzare per motivazioni prettamente commerciali le decisioni dell'Associazione Nazionale, in relazione per esempio ai parametri di insegnamento o al monte ore. E' questo il motivo per cui sono fortemente convinto che la maggioranza dei membri di ogni Commissione delle Associazioni Nazionali non dovrebbero essere in alcun modo collegati ad una scuola in particolare.


intervista di Donato Mellone
Trascrizione e Traduzione Lisa Ovi
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